Questa rubrica esce settimanalmente il giovedì alle 19 tranne quando ho bisogno di più tempo per raccogliere consigli interessanti o voglio prendermi più tempo per scriverla, però almeno so che quando esce è perché ci sono bei consigli. Quindi eccoci qui con delle belle chicche:
Libri molti belli che ho letto questo mese:
Il quaderno proibito di Alba De Céspedes (1952)
Sintesi
Il quaderno proibito è un romanzo in cui la protagonista, Valeria, una donna italiana della medio borghesia che abita a Roma e ha vissuto una vita ordinaria come moglie e mamma di due giovani adulti, decide di iniziare ad annotare le sue riflessioni sulla quotidianità in un diario segreto. Attraverso la scrittura inizia a sfogarsi e ad andare in profondità nei suoi sentimenti, iniziando una lotta interiore tra come la società e la sua famiglia di origine l’hanno plasmata, una docile donna tutta casa e famiglia e invece come si sente dentro, con un crescente desiderio di ribellarsi alle convenzioni sociali.
Spietata sincerità
Ho apprezzato in maniera particolare la spietata sincerità con cui parla dei rapporti in famiglia, la convivenza con queste persone, che nonostante vivano tra le stesse quattro mura di casa una routine consolidata finiscono per non dirsi veramente nulla di importante, fino ad arrivare a considerarli dei nemici dai quali proteggere i propri segreti.
Contesto
Il libro è ambientato negli anni Cinquanta, il contesto della guerra mondiale si percepisce anche nella vita di questa famiglia che ha perso il prestigio che aveva e ha abbassato il loro stile di vita. Per la generazione futura, i figli della protagonista, è costante l’angoscia di una potenziale nuova guerra che paralizza le ambizioni, per gli adulti invece diventa una scusa che giustifica le proprie sconfitte personali (come per il marito di Valeria, senza spoiler!).
Titolo
Il titolo del libro infatti è “Quaderno proibito” perché si apre con la protagonista che compra il libro al tabaccaio nonostante sia vietato dalla legge in quanto non è un bene di prima necessità. Proibito però anche perché diventa lo strumento di autoconsapevolezza della protagonista, una forma di autodeterminazione che inizia con lo scrivere sul suo quaderno il proprio nome, una pretesa che in una dittatura non è permessa.
La ricerca dell’identità
Il tema centrale del libro è la ricerca della propria identità persa della protagonista. Relegata al ruolo di moglie e mamma, il marito e i figli non la chiamano per nome ma “mammà”, la sua mamma la chiama “bebè” anche ora che è un’adulta di 43 anni, Valeria fatica a trovare qualcuno per cui sia solo “Valeria” un nome che non la limita a un solo ruolo (figlia di, moglie di, mamma di..). Nelle prime pagine del libro compie il primo passo di autodeterminazione, scrive il proprio nome. Il romanzo prosegue con le sue riflessioni, la ricerca dei bisogni negati e desideri repressi, le cose che pensa ma non dice e le scelte che compie perché non può più reprimere se stessa.
Spunti di riflessione
Se cercate altri spunti di riflessione post-lettura, potete interrogarvi su come sono differenti i rapporti tra donne: Valeria e sua mamma (quindi la vecchia generazione), Valeria e la figlia (la nuova generazione), Valeria e la sua amica Clara (indipendente e da un punto di vista lavorativo e sentimentale), Valeria e la famiglia (marito e figli e quindi il suo ruolo di mamma) e così via anche con gli uomini (il padre, il marito, il figlio, il capo..).
Appuntamento dal vivo su Milano per parlarne
Sabato 18 gennaio 2024 ci sarà il primo incontro di un nuovo bookclub, chiamato Bookclub proibito organizzato da una mia amica, Alessandra e un’altra ragazza, Shara. L’incontro è su Milano, se volete partecipare seguite la pagina instagram (qui il link) e scrivete in direct al loro profilo, io ci sarò. Avvisatemi se decidete di venire dopo aver letto qui che vi aggiungo al gruppo Telegram con le ragazze del mio bookclub che verranno con me!
Consigliato da: Carolina Capria
Carolina Capria, autrice femminista italiana, nota su Instagram anche come LhaScrittoUnaFemmina, ha pubblicato un video di 10 minuti su YouTube in cui racconta con enorme entusiasmo quanto ha amato il libro. Se non vi ho convinto io, forse lo farà lei (non ci sono spoiler nel video), qui il link per vederlo:
Serie tv prodotto da Rai
Su Youtube potete trovare anche la serie tv tratta da Il quaderno proibito e prodotta da Rai. La serie è stata registrata nel 1980, quindi capirete che è una serie d’epoca ed è un motivo in più per vederla!
Infine due chicche
Elena Ferrante ha citato l’autrice di Il quaderno proibito, Alba De Cèspedes, tra le sue fonti di ispirazione e nel libro troverete una citazione a Virginia Woolf ma non voglio farvi spoiler quindi buona ricerca 👀
La via del bosco di Litt Woon Long (2019)
Come suggerisce il sottotitolo, si tratta di “una storia di lutto, funghi e rinascita”. Il libro è edito da Iperborea (ve lo segnalo perché Il Post ci collabora insieme e mi sembra un bell’indicatore di qualità). Dal loro sito vi prendo anche la sintesi del libro per farvi capire meglio di cosa parla:
Quando Long Litt Woon, antropologa malese da decenni trapiantata a Oslo per amore, perde inaspettatamente il marito Eiolf, la sua esistenza si svuota di ogni significato ed è inghiottita in una bolla di apatia. Ad aprire la prospettiva su una vita nuova e piena è la partecipazione quasi accidentale a un corso di micologia per principianti: la scoperta del mondo dei funghi comincia a risvegliare in lei tutti e cinque i sensi conducendola lentamente su due sentieri paralleli, quello concreto che si snoda tra i profumi e i colori dei boschi norvegesi – ma anche del lontano Central Park – e il faticoso percorso interiore dell’elaborazione del lutto.
Ho letto questo libro per l’ultimo incontro del 2024 del bookclub di Elena Clara Maria, di cui vi avevo parlato nell’articolo dedicato ai bookclub a cui partecipo, che potete recuperare qui, e nonostante fossi scettica a leggere un libro in cui si parla di lutti e di micologia (la scienza che studia i funghi) sono rimasta incredibilmente sorpresa!
Sul lutto
L’autrice racconta la perdita improvvisa di suo marito utilizzando tantissime immagini, da quella del deserto a l’anestesia sulle emozioni, e scegliendo parole, come la “perdita” (che utilizza perché soprattutto nel primo periodo lei cerca ancora suo marito, ma non lo trova, perché appunto la sua mente e il suo cuore non ha ancora accettato che ora lui non ci sia più). Ha saputo veramente fare leva sull’empatia del lettore.
Sui funghi
La parte dedicata al mondo dei funghi, che per me era proprio sconosciuto, è quella più sorprendente perché racconta il fascino dell’andare nei boschi a raccogliere i funghi e lo fa dal punto di vista antropologo quindi facendo osservazioni sulle categorie di persone che partecipano, come le regole che sono valide nel mondo umano non lo sono nel mondo dei funghi (puoi essere più giovane, vederci meglio, essere più veloce ma un esperto micofilo riconoscerà i funghi dove tu non li hai visti). Come cambiano le amicizie quando si parla di funghi.. davvero inaspettato, divertente e per nulla pesante.
La bellezza fisica di questo libro
le pagine che parlano del lutto sono stata stampate con un inchiostro colorato (acquamarina direi) mentre quelle sui funghi sono stampate di nero. Ci sono anche delle schede tecniche su alcuni funghi che vengono citati. Quindi anche visivamente è proprio un bel libro da avere tra le mani.
Profili Instagram che mi piacciono:
@diariodegradabile un profilo dedicato a letteratura, film e serie tv. Le sue grafiche sono bellissime, uniche, originali. La scelta dei contenuti è molto interessante e argomenta benissimo nei copy dei post i libri che consiglia e anche il format “se ti è piaciuto questo allora ti consiglio questo..”.
Belve
Programma televisivo su Rai condotto da Francesca Fagnani in cui intervista persone di spicco nel panorama italiano. Si distingue dalle solite interviste perché Fagnani fa domande scomode, intime, insistendo quando la persona intervista mette su un muro o fornisce risposte troppo vaghe. Alcune delle mie puntate preferite:
Valeria Bruni Tedeschi (tra l’altro è la sorellastra di Carla Bruni!)
Cosa potresti esserti persa/o:
Questa settimana ho aggiunto due bookclub all’articolo che avevo pubblicato a inizio mese. Uno è il bookclub di Dua Lipa e uno è Bookclub Proibito. Se ti sei perso/a quell’articolo, qui il link.
La settimana scorsa ho pubblicato un articolo che voglio aggiornare di volta in volta facendolo diventare un elenco utile di brand emergenti, made in Italy, sostenibili e che promuovono lo slow fashion (l’opposto quindi del fast fashion). Se ti sei persa/o l’articolo, qui il link.
Finito :)
Fatemi sapere nei commenti che ne pensate di questi spunti: se leggerete uno dei due libri, se avete altre puntate di Belve che vi sono piaciute molto o altro!
Un abbraccio,
Maria S.
Grazie, sempre per il tempo che dedichi a queste chicche.